Cos'è il fixing oro? Il fixing oro, noto anche come fixing oro London oppure fixing Londra, è sostanzialmente un accordo fra i maggiori portatori di interessi nel mercato dell'oro che si tiene consuetudinariamente a Londra e che determina il prezzo dell'oro alle 11:30 CET (10:30 GMT) e alle ore 16:00 CET (15:00 GMT) di ogni giorno.
Il fixing dell'oro viene stabilito per prassi in Oncia Troy e dollari: ogni Oncia Troy ha un valore di 31,1034768 grammi e i prezzi vengono convertiti anche in euro e sterline.
L'ultimo fixing oro disponibile è: 2669.7 dollari/oz del 21/11 alle 10:30 GMT per la sessione mattutina mentre 2665.3 dollari/oz del 21/11 alle 15:00 GMT per la sessione pomeridiana.
Puoi approfondire il termine fixing nel nostro glossario.
Fixing oro Londra: la storia di come si fa il prezzo dell'oro
Nel mondo della compravendita dell'oro fisico storicamente non c'è mai stato modo di definire il prezzo dell'oro rapportato all'unità di tempo rendendolo noto a tutti in tempo reale: per questo motivo quindi la sua definizione è frutto di un accordo fra i principali stakeholder nel mercato dell'oro che ne fissano il prezzo.
Il 12 settembre 1919, con l'obiettivo di far ripartire il mercato dell'oro dopo la fine della Prima Guerra mondiale,
i cinque principali commercianti e raffinatori dell'oro
(N.M. Rothschild and Sons, Mocatta and Goldsmid, Pixley and Abell, Samuel Montagu and Co. e Sharps Wilkins)
si riunirono per stabilire il primo fixing dell'oro e diventando così i membri fondatori del consesso incaricato di determinare il prezzo dell'oro.
Le prime riunioni vennero condotte telefonicamente per poi essere trasferite in presenza presso gli uffici di
N.M. Rothschild and Sons presso St Swithin's Lane fino al 5 maggio 2004 quando è tornato ad essere in remoto tramite un sistema di conferenza dedicato.
Il fixing dell'oro è una procedura giornaliera che incontrò una sospensione tra il 1939 e il 1954 in concomitanza con la chiusura del mercato dell'oro di Londra a causa dell'emergenza collegata con il conflitto mondiale e necessità di controllo da parte dei Governi.
Fino al 1968 il fixing dell'oro veniva stabilito una volta al giorno per poi essere introdotto un secondo appuntamento giornaliero pomeridiano alle 15:00 GMT in concomitanza con l'apertura del mercato statunitense.
Nel corso del tempo i fondatori del meccanismo del gold fixing hanno ceduto il passo ai rappresentanti dei maggiori istituti di credito e broker: l'ultimo dei membri fondatori, N.M. Rothschild and Sons, ha lasciato nell'aprile 2004 la propria presenza nel consesso del gold fixing e la presidenza a Barclays Capital.
Un ulteriore abbandono si è avuto da parte di Deutsche Bank nel gennaio del 2014.
Nel 2015 c'è stata una vera e propria rivoluzione che ha portato la vecchia procedura del fixing dell'oro ad essere gestita, seppure in modo analogo, interamente dalla London Bullion Market Association (LBMA) che raccoglie una quindicina fra i principali gruppi bancari e commercianti di oro al mondo: per questo motivo il fixing dell'oro è attualmente conosciuto anche come London Bullion Market Association Gold Price.
La procedura del gold fixing: come funziona tecnicamente il fixing dell'oro
La procedura del gold fixing è retta da cinque partecipanti che sono definiti market maker, ossia effettuano la compravendita di oro per proprio conto o per conto dei loro clienti in funzione di broker: va rilevato che gli ordini dei clienti sono generalmente degli ordini a limite, ovvero che vengono eseguiti in vendita se il prezzo dell'oro supera in rialzo il valore limite predeterminato oppure in acquisto se il prezzo dell'oro supera in ribasso il valore limite predeterminato.
Il presidente del consesso del gold fixing propone un prezzo prossimo all'attuale valore dell'oro: si innesca quindi una simulazione sulla base degli ordini in disponibilità di ciascun partecipante e sulla volontà degli stessi di comprare e vendere oro che culmina in una dichiarazione di un quantitativo netto in Once Troy che ciascuno intende effettivamente comprare o vendere.
Se la somma delle posizioni di tutti i partecipanti risulta zero e quindi il mercato risulta in pieno equilibrio, le transazioni possono avvenire al prezzo prefissato che viene dichiarato ufficialmente con la formula convenzionale "There are no flags, and we're fixed.".
Alternativamente, il presidente è costretto a cambiare il prezzo di partenza per una nuova simulazione fino al raggiungimento del pieno equilibrio.
Se il risultato della simulazione determina che la quantità di oro che i partecipanti sono disposti a comprare è maggiore di quello che sono disposti a vendere, il presidente alzerà il prezzo altrimenti lo abbasserà: tramite l'incremento o il decremento del prezzo si succedono nuove simulazioni finché la somma delle transazioni arriva all'equilibrio raggiungendo il prezzo di fixing.
I partecipanti possono temporaneamente sospendere la procedura del fixing: in origine si effettuava sollevando una piccola bandiera inglese sulla scrivania di ciascun partecipante mentre attualmente, durante il processo telefonico, si effettua dicendo la parola "flag".
Coloro che intendono acquistare oro sono sottoposti ad una commissione di 20 centesimi per Oncia Troy: si tratta di uno spread implicito che serve a sostenere le attività di determinazione del gold fixing.
Oro fixing: perché è importante l'oro fix nella compravendita di oro usato
Chiunque lavori con i metalli preziosi e in particolare con l'oro deve necessariamente mantenersi aggiornato sull'andamento del prezzo dell'oro: gli operatori del settore infatti, tra cui ovviamente figurano anche i negozi compro oro a marchio OROFACILE, basano le proprie valutazioni dell'oro sul fixing oro Londra (talvolta menzionato come fixing Londra oro) da cui poi viene ricavata la quotazione dell'oro usato.
Questo è infatti il prezzo teorico limite che l'oro ha prima della fissazione successiva: il fixing di Londra non va però confuso con la quotazione oro in tempo reale perché i metalli preziosi vengono scambiati continuamente sui mercati e quindi generando oscillazioni più o meno marcate.
Il fix oro è pertanto un prezzo di riferimento che non è mai sottoposto ad un prezzo di chiusura di giornata come avviene invece nel mercato azionario e che può risentire dell'andamento di crisi economiche e geopolitiche improvvise.
Si pensi allo scenario per cui Paesi come Brasile, India o Cina decidessero di aumentare improvvisamente e considerevolmente le proprie riserve auree o se scoppiassero disordini negli Stati che detengono o producono maggiori quantità di oro: evidentemente il valore dell'oro ne risentirebbe immediatamente a prescindere dall'ultimo prezzo fissato a Londra.
La stessa problematica, intesa come marcata influenza sul valore dell'oro, si ha con il petrolio che solitamente rispecchia l'andamento dell'oro perché ne condivide i fattori che ne determinano la tendenza, prime fra tutte le tensioni geopolitiche.
Diverso è il comportamento del dollaro: quando questa valuta tende a rafforzarsi il prezzo dell'oro tende a diminuire.