Tipi di oro esistenti

I tipi di oro esistenti sono tanti e di pregio differente: si riconoscono visivamente in base al colore che varia notevolmente dal giallo intenso al nero.

Oro colori e composizione: scopriamo tutte le tipologie

Quali e quanti sono i tipi di oro esistenti? Conosciuti anche come leghe oro perché basati sulla fusione di oro con altri metalli più o meno nobili, i tipi di oro più diffusi al mondo sono 9 e vengono identificati sulla base del colore originato da una particolare composizione.

Devi sapere infatti che l'oro non viene quasi mai utilizzato nella sua forma pura se non per produrre lingotti in oro da investimento oppure monete d'oro: in gioielleria invece si tende sempre a legare l'oro ad un altro materiale per modificarne le proprietà chimiche e fisiche in funzione dell'obiettivo da raggiungere.

L'oro è certamente uno dei metalli preziosi più ricercati al mondo non solo per le sua rarità ma anche per le sue peculiarità che lo rendono un materiale particolarmente versatile nel suo impiego ma ha purtroppo ha anche la caratteristica di essere un metallo molto tenero: l'eccessiva morbidezza che presenta nella sua forma pura lo rende poco idoneo se lo scopo è quello di realizzare gioielli di una certa complessità strutturale e che devono avere una buona resistenza meccanica.

Per questo motivo in gioielleria, per ottenere anelli, bracciali, collane e orecchini in oro, si è solito legarlo con altri materiali come per esempio l'argento, il rame, il nichel o il palladio per citarne alcuni.

Il risultato che si viene a creare consiste in una lega metallica con specifiche proprietà chimiche e fisiche ma anche un colore del tutto particolare.

L'oro puro infatti ha un colore giallo tendente all'arancio mentre se viene legato ad altri metalli esso assumerà le tonalità più disparate.

Generalmente si riconoscono 10 tonalità dominanti per l'oro: oro giallo, oro bianco, oro rosa, oro rosso, oro verde, oro grigio, oro viola, oro blu e oro nero.

Tipologie di oro diverse con proprietà differenti

Ogni tipologia oro possiede specifiche proprietà: quando l'oro è legato ad altri metalli infatti, a seconda delle percentuali impiegate, si generano delle leghe d'oro che assumono tonalità molto diverse.
Le più diffuse leghe di oro sono quelle dell'oro giallo, dell'oro bianco e dell'oro rosa ma la creatività dei gioiellieri può portare a variazioni davvero impressionanti fino ad arrivare all'oro nero, che non va confuso con il petrolio!

Le combinazioni più frequenti sono comunque quelle che vedono l'unione di oro puro con argento e rame, in proporzioni differenti: ciò avviene tramite fusione, ossia sciogliendo i metalli ad altissime temperature e mescolandoli fra loro quando sono in forma liquida.

Se ci pensi, è come realizzare una torta combinando fra loro diversi ingredienti ed è per questo che la ricerca sull'oro può portare interessanti sorprese dal punto di vista estetico generando la base per diversi tipi di gioielli.

Non appena la miscela di metalli si raffredda, assumerà il colore determinato dalle caratteristiche dei metalli di partenza esattamente come se avessi appena mischiato dei colori a tempera: questo processo permette di adeguare i manufatti in oro ai diversi gusti e alle tendenze del momento realizzando prodotti davvero originali.

Attenzione però: mischiando metalli differenti si possono ereditare anche spiacevoli effetti indesiderati.
Se sei allergico ad un particolare metallo infatti potresti avere i medesimi problemi indossando o portando a contatto con la pelle un tipo di oro che contiene il metallo che ti ha creato la reazione allergica pertanto informati sempre sull'esatta composizione dell'oggetto in oro che vuoi comprare.

Tipi di oro esistenti ordinati per colore
L'oro si può presentare in varie tipologie: tipi di oro esistenti e colori che assumono permettono di esaltare la creatività orafa.

Oro tipi, colori e composizione

Per rendere facilmente comprensibile da cosa sia composta ogni tipologia oro, di seguito ti offriamo un veloce specchietto per poterti orientare.
Quali sono i colori dell'oro solitamente disponibili e utilizzati in gioielleria?

Oro giallo, si compone di una percentuale variabile di oro che va dal 100% nel caso dell'oro 999 a percentuali anche di molto inferiori: l'oro giallo utilizzato in gioielleria, ossia l'oro 18 carati, mantiene una colorazione gialla meno intensa ed è composto dal 75% di oro e dal 25% di argento e rame in misura differente, solitamente dal 12 al 17% di argento e dal 13 al 18% di rame.

Oro bianco, si compone solitamente del 75% di oro e del 25% da nichel, argento e palladio in quantità differenti: è utilizzato in particolare per le fedine oro bianco.

Oro rosa, si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame in misura differente, solitamente dal 5 al 6,5% di argento e dal 18,5 al 20% di rame: è utilizzato in particolare per le fedine oro rosa.

Oro rosso, si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame: solitamente dal 4,5% di argento e dal 20,5% di rame.

Oro blu, si compone solitamente del 75% di oro e del 25% da ferro.

Oro nero, si compone solitamente del 75% di oro e del 25% da cobalto.

Oro verde, si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame: solitamente dal 12,5% di argento e dal 12,5% di rame.

Oro grigio, si compone del 75% di oro e del 25% da argento, manganese e rame in quantità differenti talvolta utilizzando anche il palladio come rimpiazzo di alcuni di questi metalli.

Oro viola, si compone del 75% di oro e del 25% di un particolare tipo di alluminio.

Come già indicato, tutte queste leghe metalliche basate sull'oro sono frutto di fusione di due o più metalli: in alcuni casi, per generare la colorazione dell'oro desiderata si utilizzano anche speciali trattamenti termici per l'ossidazione del metallo da unire all'oro, come nel caso dell'oro blu, oppure elettrolitici come nel caso dell'oro bianco.

Vediamo ora qualche informazione in più per i colori oro di cui abbiamo presentato la lista.

Oro giallo: l'oro più utilizzato

L'oro giallo è la tipologia di oro più utilizzata: presenta un colore giallo intenso che può degradare a seconda della quantità di oro esistente.
Nel caso dell'oro puro, il colore giallo risulta particolarmente intenso mentre perde via via forza man mano che viene legato con quantità più rilevante di altri metalli come l'argento e il rame: la lega oro giallo può avere quindi una tonalità molto variabile sulla base della composizione oro utilizzata.
L'oro 750, è l'oro giallo più diffuso e impiegato in tutti i laboratori orafi.
L'oro giallo è particolarmente apprezzato in India e negli Emirati Arabi.

Oro bianco: l'oro votato alla resistenza

L'oro bianco è ottenuto tramite legame con uno o più metalli bianchi, solitamente nichel, argento e palladio: fra i gioielli più vecchi era diffuso ottenere l'oro bianco legando soprattutto il nichel che però è sempre stato al centro di problemi dato che tende a creare allergie.
Tuttavia il grande ricorso a questa lega è dovuta alla grande resistenza che il nichel conferisce all'oro bianco così ottenuto mentre l'unione con il palladio determina una lega più morbida e adatta, per esempio, alle montature in oro bianco degli anelli che devono ospitare pietre preziose o disegni particolarmente elaborati.
La resistenza all'usura fa di questa lega oro la candidata ideale per le fedi oro bianco molto apprezzate per le giovani coppie che si vogliono sposare.

Oro rosa: l'oro degli Zar

L'oro rosa, anche conosciuto come l'oro degli Zar, è una tipologia di oro ottenuto in lega con il rame in quantità variabile: la composizione oro rosa quindi sarà variabile ma pur sempre basata sull'unione con questo metallo.
Si tratta di una tipologia di oro che ha riscosso grande successo in Russia nell'Ottocento e mantiene un'elevata appetibilità anche ai giorni nostri: gli orafi spesso lo utilizzano regolando la sfumatura anche con l'impiego di zinco.
Nel periodo più recente l'oro rosa è particolarmente apprezzato per alcune tipologie di gioielli che richiamano l'amore: non a caso le fedi oro rosa sono fra le tipologie di fedi più gettonate.

Oro rosso: il fratello maggiore dell'oro rosa

L'oro rosso è a tutti gli effetti il fratello maggiore dell'oro rosa e come quest'ultima tipologia è stato molto apprezzato nella Russia degli Zar.
Ha un carattere più deciso dovuto alla più elevata quantità di rame al suo interno, ricopre un ruolo importante nella gioielleria ornamentale: non va sottovalutata però l'attenzione alla produzione di fedi oro rosso che riscuotono ancora oggi un grande successo da parte di coloro che vogliono un gioiello speciale per tenere fede ad un impegno.

Oro verde: l'oro degli Etruschi

Se l'oro rosa e l'oro rosso sono state tipologie molto apprezzate dagli Zar, l'oro verde ha radici molto più antiche tanto da essere chiamato anche oro etrusco.
La sfumatura verdastra tipica di questa lega metallica basata su oro, argento, rame e, talvolta, cadmio, era molto impiegata nell'antichità soprattutto per ornamenti delle case dei nobili.

L'oro verde deve il suo colore a diverse combinazioni percentuali dei metalli indicati in aggiunta al 75% di oro che rimane fisso: la tonalità prossima al verde chiaro si ottiene con l'aggiunta del 23% di rame e del 2% di cadmio mentre la tonalità prossima al verde più scuro si ottiene con l'aggiunta del 15% di argento, del 6% di rame e del 4% di cadmio.

Oro grigio: l'oro moderno

L'oro grigio è a tutti gli effetti l'oro sdoganato negli ultimi decenni come materiale dedicato al design: ottenuto con una miscela di oro, argento, manganese e rame oppure oro e palladio, l'oro grigio è spesso confuso con l'oro bianco di cui, di fatto, condivide la base.

Solo la sapiente calibrazione degli artigiani orafi può produrre la sfumatura corretta che poi viene utilizzata come materiale per la produzione di soprammobili di valore nelle case più moderne.

Oro viola: l'oro fragile per antonomasia

L'oro viola è un oro quasi inaspettato: si ottiene con la fusione dell'oro con un particolare tipo di alluminio.
Non è un materiale semplice da comprendere: è molto più fragile delle altre leghe dell'oro tanto che gli oggetti preziosi ottenuti utilizzando questa tipologia di oro potrebbero frantumarsi se ricevono un colpo particolarmente violento.
L'utilizzo più frequente, pertanto, è quello di esaltare grazie al suo colore dei gioielli in oro giallo che vengono impreziositi con dettagli in oro viola.

Oro blu: l'oro siderale

L'oro blu è conosciuto anche come oro siderale per la percentuale di ferro, ma anche gallio o indio, che può contenere.
Si tratta dell'oro più utilizzato in abbinamento a pietre preziose che possono essere esaltate dalle tonalità fredde delle sfumatura di questo strano e stupefacente materiale: non a caso viene spesso associato alle correnti fredde.

Oro nero: il petrolio non c'entra

Quando si parla di oro nero è ormai consuetudine pensare al petrolio ma in realtà esiste anche una tipologia di oro che ne condivide il colore.
L'oro nero è ottenuto solitamente con una placcatura di rutenio oppure derivante dall'impiego di zolfo e ossigeno come anche dall'ossidazione del cromo oppure del cobalto.
Si tratta di un colore emozionale che genera un impatto significativo in chi ha modo di osservarlo e toccarlo tanto che ha avuto particolare successo negli ultimi anni grazie all'impiego dei designer più eclettici che ne apprezzano la particolare resa estetica.
L'oro nero ultimamente è stato ottenuto anche tramite la realizzazione di nanostrutture superficiali trattate via laser.

Qualsiasi colore dell'oro tu possegga, puoi venderlo a OROFACILE

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