L'oro come si riconosce?
Riconoscere oro vero è difficile? Se stai cercando di capire come riconoscere oro vero, vedrai che non è difficile a patto di saperlo fare.
Spesso capita che, mettendo mano a vecchi cassetti o bauli, si trovi un gioiello che non si credeva di possedere: il metallo giallo di cui è fatto suggerirebbe che si tratti di oro ma osservandolo attentamente non trovi alcun segno distintivo che potrebbe confermare la tua ipotesi. Come fare per avere l'assoluta certezza che sia un gioiello in oro?
Lo stesso problema si verifica anche quando si ereditano degli oggetti preziosi di cui non si conosce la storia: anche in questo caso può essere importante cercare di capire se si tratta di manufatti in oro vero oppure no.
Per toglierti ogni dubbio, proveremo a spiegarti come fare per sincerarti se un oggetto è realizzato in oro vero oppure un'altra lega metallica non preziosa: con pochi e semplici metodi ti sarà chiaro come riconoscere oro vero da oro falso e quindi distinguere oro ti sembrerà una passeggiata.
Come vedere se è oro: una lista di metodi utili
Sembra piuttosto semplice a dirsi ma per riconoscere l oro vero da quello falso può essere sufficiente un'attenta osservazione dell'oggetto: l'oro vero è sempre accompagnato dal cosiddetto marchio dell'oro che è più precisamente conosciuto come punzone: solitamente è un numero di tre cifre, da 1 a 999, che identifica i millesimi di oro.
Per esempio, nel caso di gioielli in oro il marchio più diffuso è oro 750.
Potrebbe però anche figurare un numero di due cifre seguito dalla lettera "k": in questo caso si parla di carati e la più comune tipologia è l'oro 18 carati che peraltro corrisponde all'oro 750.
Il punzone ovviamente disturba la resa estetica di un gioiello pertanto l'orafo tende ad inciderlo nella fascia interna del manufatto in oro, come nel caso degli anelli o dei bracciali in oro: in ogni caso è tendenzialmente poco visibile quindi ti suggeriamo sempre di eseguire una ricognizione visiva con l'aiuto di una lente di ingrandimento.
E se non trovi il marchio oro? Si tratta di oro finto?
L'oro senza marchio o l'oro senza timbro non è necessariamente falso: ci sono infatti casi, come quando l'oro è molto antico o usurato, per cui la punzonatura potrebbe essere consumata o addirittura non presente.
Gli oggetti preziosi in oro che hanno molti decenni potrebbero infatti essere stati utilizzati a lungo e quindi esposti all'attrito: in questo caso l'oro potrebbe essere vero anche se non ha il punzone.
D'altra parte però anche il punzone potrebbe essere stato falsificato e quindi, quello che sembra oro punzonato potrebbe, seppure sia decisamente più difficile, essere un falso.
Ecco perché esistono una serie di metodi, più o meno invasivi, per sincerarsi se l'oro sia vero oppure no.
Riconoscere oro vero con un magnete: la prova oro più semplice
La verifica tramite magnete è un metodo empirico piuttosto semplice che può aiutarti e che si basa sulle proprietà fisiche dell'oro.
Devi sapere che l'oro non reagisce ai campi magnetici al contrario di molti altri metalli: insomma, l'oro calamita l'interesse di tutti eccetto che dei magneti!
Se pertanto poni l'oggetto che presumi sia in oro vicino ad un magnete e il manufatto non dovesse essere attratto, è possibile che si tratti di oro: se invece dovesse essere attratto, hai la certezza che non si tratta di oro.
Per questa prova però devi ricordarti che non puoi utilizzare un magnete poco potente: quello solitamente impiegato per attaccare foglietti a bacheche o elettrodomestici.
A tutti coloro che dovessero chiederti se l'oro è magnetico puoi quindi rispondere di no, con assoluta certezza.
Perché gli atleti mordono una medaglia d'oro? Per provare che si tratta davvero di oro!
Ti sarà capitato, specie durante le premiazioni di alcune gare internazionali come quelle olimpiche, che gli atleti vincitori siano immortalati dai fotografi mentre mordono la propria medaglia d'oro: ti sei mai chiesto il motivo?
Accade perché mordere un oggetto è un'azione rilevatrice del fatto che si tratti proprio di oro a causa delle proprietà fisiche di questo metallo prezioso.
L'oro puro è una lega metallica particolarmente duttile che tende ad essere incisa se sottoposta a scalfitura o ad una pressione come quella dei denti: ecco perché un morso deciso potrebbe incidere il metallo e quindi rivelare la sua genuinità.
Questo metodo è molto antico tanto che veniva utilizzato anche dai cercatori d'oro del Klondike!
Chiaramente più l'oro è puro e più i segni risulteranno evidenti: l'oro puro viene legato ad altri metalli proprio per aumentarne la durezza e limitarne l'usura per scalfitura o sfregamento.
Ovviamente non è consigliabile mordere un oggetto in oro a meno che non sia strettamente necessario o perché ci sia l'intenzione di venderlo per fusione dato che si rischierebbe di rovinarlo.
Oro 24 carati come riconoscerlo? Basta morderlo!
E l'oro 9 carati si rovina o si scalfisce come l'oro a 24 carati? Ovviamente no, ecco perché questo metodo ha comunque delle limitazioni.
Oro come riconoscerlo? Prova a strofinarlo sulla ceramica non smaltata
Un'altra prova oro piuttosto pratica per capire se si tratta di oro vero oppure no consiste nello strofinare l'oggetto che vuoi verificare su una superficie in ceramica non smaltata.
Per intenderci potresti utilizzare un piatto oppure una piastrella: attenzione però, lo sfregamento potrebbe rovinare la superficie in ceramica oppure l'oggetto pertanto assicurati di essere nelle condizioni di poterlo fare.
Potresti, per esempio, impiegare un campione di ceramica acquistato da un negozio di bricolage e quindi procedere all'esperimento.
Effettua una striscia con l'oggetto prezioso che vuoi verificare e guarda se lascia un segno: se la scia è dorata si tratta presumibilmente di oro vero mentre se dovesse essere nera sarà probabilmente oro falso.
Verificare oro con il calcolo della densità
Come riconoscere l oro vero con l'uso della matematica? Non è difficile, basta un'equazione.
Se non lo sai, l'oro è uno degli elementi più densi al mondo: per questo motivo si può utilizzare tale particolare caratteristica ai fini della valutazione della genuinità di un oggetto che si suppone essere in oro.
Il metodo da applicare in questo caso è puramente matematico e si può impiegare esclusivamente in caso di omogeneità del materiale: se vuoi verificare un bracciale d'oro potrebbe essere una buona scelta mentre non garantisce il medesimo risultato se l'oggetto possiede delle pietre preziose incastonate.
Si basa infatti sul calcolo della densità e chiaramente altri materiali o pietre preziose falserebbero i risultati.
Ti devi procurare una bilancia di precisione che sia in grado di misurare i grammi e un recipiente graduato da riempire parzialmente con dell'acqua di rubinetto annotando il livello raggiunto: non riempire tutto il recipiente perché ti servirà della capienza per proseguire l'esperimento.
A questo punto immergi il tuo oggetto all'interno del recipiente e segna di quanti millimetri è cresciuto il livello dell'acqua rispetto a prima.
Con i dati in tuo possesso puoi ora utilizzare la formula d (densità) = m (massa) / V (volume).
Nella pratica si tratta di dividere il peso in grammi dell'oggetto per l'incremento in millimetri del livello che l'acqua ha raggiunto dopo l'immersione dell'oggetto.
La densità dell'oro puro è pari a 19,23g/cm3 quindi, se il risultato dell'equazione si approssima a questa cifra probabilmente il tuo oggetto sarà di oro vero con una caratura approssimata ai 24 carati.
Attenzione però, diverse carature hanno un peso specifico diverso: per esempio, il peso specifico oro 18k è inferiore a quello dell'oro a 24 carati.
Effettua il riconoscimento oro con l'aiuto della chimica
Un altro metodo, anche se forse è consigliabile a persone esperte, prevede il ricorso alla chimica e in particolare all'impiego di una miscela di acido cloridrico e acido nitrico a cui si fa riferimento quando, nel mondo dell'oro e dei preziosi, si parla di reagenti chimici.
Si tratta di metodo molto usato nei negozi compro oro e nei banco metalli perché non è invasivo per l'oggetto prezioso, a meno che non sia oro, ed è molto veloce oltre ad essere estremamente affidabile.
Tuttavia, l'acido nitrico è molto corrosivo e produce dei fumi che possono risultare pericolosi se inalati: è pertanto consigliabile che la procedura venga eseguita da personale esperto come gli operatori dei compro oro o dei banco metalli e sempre utilizzando i dispositivi di protezione individuale come mascherina, guanti e occhiali.
Versando l'acido sull'oggetto prezioso, dopo pochi secondi si ha una reazione chimica di contatto: se il colore della superficie di contatto vira verso il verde e restituisce un effetto simile all'olio in frittura allora non si tratta di oro.
Se invece la superficie sembra assumere un colore biancastro e lattuginoso si potrebbe trattare di argento placcato oro. Infine, se la superficie si macchia potrebbe trattarsi di un oggetto prezioso a basso contenuto d'oro come per esempio oro a 9 carati. Qualora invece non succeda nulla di tutto questo e l'oggetto rimane stabile allora è probabile si tratti di oro e quindi la verifica oro è andata a buon fine.
Riconoscere oro bianco è come riconoscere l'oro giallo?
Seppure la colorazione dell'oro non comporta un'alterazione sostanziale delle principali proprietà chimiche e fisiche, va osservato che è frutto di una fusione fra oro puro e altri metalli più o meno preziosi: nel caso dell'oro bianco si tratta solitamente di una lega fra oro a 18 carati, nichel e palladio.
Ne deriva che se stai cercando di capire come riconoscere l'oro bianco, ci potrebbero essere delle leggere variazioni nei risultati derivanti dall'applicazione dei metodi di verifica proposti.